Se si parla d’inverno, qual è la prima cosa che vi viene in mente? Copertina e tisana calda, chiacchere davanti al camino, profumo di cannella e spezie, la magia del Natale? Oppure semplicemente non vedete l’ora che finisca?
Spesso pensiamo che “prendersi cura di se” in inverno equivalga a coprirsi ed aspettare che finisca il prima possibile. Facciamo il nostro bozzolo di coperte e copertine, pile e calzini di lana e ci posizioniamo nell’angolo più caldo della casa. Usciamo solo in caso di necessità, ovvero per fare provviste. A volte in inverno andiamo proprio in letargo e rimaniamo in attesa finchè non arriva la primavera.
Ricordate quando pioveva e le nostre mamme “mediterranee” ci infagottavano con stivali, k-way, cappelli a tenuta stagna e non ci lasciavano andare a giocare fuori per non “prenderci un raffreddore”? Poi abbiamo scoperto con stupore che i bambini “nordici” non si lasciano certo intimidire da due gocce di pioggia e che fanno esattamente la stessa vita indipendentemente dal tempo atmosferico.
Anche l’inverno, come le giornate piovose, è fatto per essere vissuto. Se ci pensate bene, quale migliore momento per prepararci attivamente ai mesi che verranno? Se vogliamo davvero cambiare pelle, i prossimi mesi sono un’occasione perfetta per darsi da fare.
Skincare invernale antifreddo: protezione
L’obiettivo principale della skincare invernale è sicuramente proteggere la pelle dalle aggressioni esterne e dagli inestetismi tipici di questa stagione.
I segni tipici dell’inverno sulla pelle sono arrossamenti, pelle disidratata e addirittura screpolata, pelle che tira e colorito spento. Per non parlare di chi ha già una pelle problematica, magari con rosacea o couperose, che con l’esposizione alle basse temperature solitamente peggiorano.
L’effetto vasocostrittore del freddo rallenta i normali processi cellulari e riduce la produzione di collagene ed elastina, per questo la pelle può sembrare poco tonica e spenta. Se aggiungiamo anche il comune problema della disidratazione, la situazione peggiora, perché il film idrolipidico è compromesso e la pelle è più esposta e fragile. Per questo si arrossa, dà prurito e sensazione di discomfort. Ed infine il continuo shock termico tra indoor e outdoor la rende più reattiva e sensibile.
Per contrastare l’aggressione del freddo sulla pelle dobbiamo sicuramente agire su più fronti, ma una skincare specifica anti-freddo con prodotti specifici ci può aiutare molto.
Per la detersione meglio detergenti delicati e poco schiumogeni, perfetto ad esempio il latte detergente, ancora meglio se di Biologique Recherche. Il Lait E.V. ad esempio è un latte struccante che rispetta la pelle, la idrata, la nutre e la rigenera. È ricco di Vitamina E e di oligopeptidi, tutti ottimi ingredienti per la pelle d’inverno.
Dopo la lozione è l’ora di idratare con siero e crema. Questi due step sono complementari e lavorano insieme per un risultato potenziato, sono irrinunciabili soprattutto d’inverno. Attraverso il siero, scelto in base alle esigenze specifiche della nostra pelle, possiamo trattare le problematiche attraverso principi attivi concentrati. Con la crema andiamo a potenziare l’azione del siero e a proteggere la pelle con un film invisibile di idratazione. Le creme più adatte alla stagione invernale sono proprio le creme-barriera, chiamate anche creme-cappotto e hanno la funzione di limitare l’evaporazione di acqua dalla pelle, così da trattenere all’interno i principi attivi, e di proteggerla da freddo, sbalzi termici, sole e altri fattori di stress.
Skincare invernale: trattamento
L’inverno, come abbiamo detto, è anche il momento ideale per sottoporsi a trattamenti estetici un po’ più invasivi proprio perché non siamo costantemente esposte all’aggressione dei raggi solari e anche perché tolleriamo creme un po’ più ricche del solito, perfette per il post-trattamento.
È il periodo ideale per contrastare le problematiche dovute al photoaging ad esempio, ovvero all’invecchiamento dovuto all’esposizione solare o alla luce blu, e quindi anche per trattare eventuali macchie scure, rughe e per ridare luminosità ad un colorito spento e opaco.
Ormai ci sono tantissimi tipi di trattamenti estetici e la prima distinzione che possiamo fare è tra quelli professionali da fare in un centro specializzato e quelli invece che possiamo fare a casa da sole. Il trattamento fatto in un centro estetico sarà sicuramente più efficace di quello che possiamo fare a casa e ci dovremmo preoccupare solo di curare lapelle post-trattamento come ci consiglierà la nostra beauty therapist. Se invece decidiamo di fare il trattamento nella tranquillità della nostra casa, l’effetto potrebbe essere più blando, ma comunque soddisfacente.
Esfoliare con gli acidi: il peeling
Uno dei rimedi più efficaci che possiamo fare a casa da sole è il peeling, che attraverso l’uso controllato di acidi rimuove lo strato più superficiale della pelle, costituito da cellule morte. In questo modo contrastiamo macchie e colorito spento e allo stesso tempo diamo nuovo stimolo alla rigenerazione cellulare e quindi alla produzione di collagene.
Molte formulazioni moderne hanno gli acidi tra gli attivi principali, si tratta di scegliere quello più adatto alla nostra pelle, nella giusta percentuale.
Ad esempio la storica Lotion P50 di Biologique Recherche ha un effetto esfoliante e purificante proprio grazie ad una combinazione di AHA, BHA, PHA, aceto di sidro di mele e zolfo. Non è un vero e proprio peeling, ma usato con costanza aiuta a mantenere la pelle fresca e luminosa proprio per la sua azione esfoliante.
Se invece preferiamo un’azione d’urto, possiamo provare il Renew Skin di Bakel. Nella confezione troviamo tutto l’occorrente per un peeling professionale: delle bustine bifasiche con una salviettina acida ad azione esfoliante ed una ad azione basica che ripristina il ph della pelle. Nella formulazione troviamo infatti acido citrico, acido malico e acido salicilico.
Anche il detergente Turn Over Cleansing Gel ha un effetto esfoliante e levigante, grazie all’acido mandelico, salicidico e lattico, accelera il rinnovamento cellulare e dà un boost di luminosità alla pelle, mantenendola fresca e giovane.
Idratare e riparare
Dopo aver stressato la pelle con un peeling, o altri tipi di trattamenti un po’ aggressivi, è bene coccolarla e trattarla con delicatezza. La pelle è sicuramente più ricettiva perché è stato rimosso lo strato di cellule morte, ma per lo stesso motivo è anche più fragile e sensibile. Servono prodotti delicati, lenitivi e riparatori per aiutarla a ristabilire il giusto equilibrio.
La linea Biosensible di Biologique è perfetta per questo scopo: acqua micellare, siero, maschera e contorno occhi. Non solo lenisce all’istante rossori e infiammazioni, ma se usati con costanza questi prodotti hanno un effetto curativo, rinforzando la pelle e riducendone la sensibilità.
Anche 111SKIN ha una linea dedicata alla rigenerazione della pelle danneggiata, la NAC Y2, nata dalla famosa maschera curativa Y Theorem Bio Cellulose Facial Mask. Si tratta della prima maschera del famoso brand 111SKIN, formulata dal Doc. Alexandrides proprio per facilitare il recupero dei suoi pazienti nel decorso post-operatorio. È stata testata non solo su pazienti dopo un trattamento di medicina estetica, ma anche su vittime di ustioni, la sua efficacia è innegabile. Aiuta la pelle a rigenerarsi idratandola in profondità e regala un incarnato luminoso, rimpolpato e rilassato.
Conclusioni
In inverno possiamo fare quello che d’estate non si può, non solo caminetto, tisana e albero di natale, ma anche rimediare ai danni del sole estivo e a quelli dell’età e prepararci per la prossima primavera. Per quanto riguarda la skincare la parola d’ordine non è solo “protezione”, creme barriera e texture ricche e nutrienti, si può parlare anche di “rinnovamento” attraverso trattamenti specifici.