Hai mai fatto una vacanza in barca? Io no, ma quest’anno sono molto tentata di seguire la tendenza e provare ad imbarcarmi. Mi frena la paura del mal di mare, ma ho scoperto che si può rimediare anche a quello.
Ho fatto un pò di ricerche e ho scoperto che i due portali leader nel noleggio di barche, con o senza skipper, sono Sailogy e Sailsquare, anche Airbnb ha una selezione di host che ospitano e noleggiano le loro barche.
Ho imparato che dobbiamo già fare una grossa distinzione: barca a vela o barca a motore? Non si tratta solo della scelta di un mezzo, ma di una vera e propria filosofia di vita, un modo diverso di vedere le vacanze.
La barca a vela è per chi vuole fare un’esperienza di immersione totale nella natura, chi è disposto a piccole limitazioni e spazi ristretti per stare 24 ore a contatto con mare, sole e vento. Chi sceglie la barca a vela apprezza ogni singolo momento del viaggio, inclusi i tratti di navigazione.
Chi sceglie la barca a motore di solito è più interessato alla meta che alla navigazione. I tempi di navigazione sono ridotti, ci si sposta più velocemente ed agilmente, per godersi poi il tempo ormeggiati in porto o nelle vicinanze di località turistiche.
Cosa si fa in una vacanza in barca?
Io sono una di quelle che non riesce a stare sdraiata sul telo in spiaggia in santa pace e devo sempre stare in movimento: passeggiate, conchiglie, musica, bar, libro…sono inquieta. Quindi un’altra questione che mi preoccupava era come passare il tempo in uno spazio ridotto come quello di una barca, perdipiù con altre persone.
Anche qui ho scoperto che non ci sono problemi. La vacanza in barca può essere personalizzata in base ai desideri del proprietario:
- ci sono crociere su barche a vela con un ricercatore del wwf per cercare di avvistare le balene o i delfini e non c’è nemmeno bisogno di andare lontano, si naviga intorno a Isola d’Elba, Corsica e Capraia.
- corsi di barca a vela
- vacanze in catamarano per famiglie
- vacanze in barche a vela per single
- vacanze in yacht di lusso che ormeggiano vicino a località strategiche, dove puoi giocare a golf, fare shopping o rilassarti in una spa (Monaco, St.Tropez, Cannes, Antibes)
E inoltre, dalle recensioni mi sembra di capire che a bordo il tempo passa in fretta tra bagni in acque cristalline, chiacchiere o lettura sul ponte, snorkeling, aperitivi osservando il tramonto. Si arriva a sera stanchi e spesso bruciati dal sole. E se proprio non sei sicura, come me, potremmo iniziare da un semplice weekend e magari diventiamo veri e propri lupi di mare!
Cosa si porta per una vacanza in barca?
La risposta è: “di meno”.
Gli spazi sono ridotti, è vero, e bisogna convivere e rispettare gli altri ospiti. E’ bene limitare l’uso dell’acqua dolce e dell’elettricità e conservare le nostre cose al loro posto per evitare di trovarle sparse in tutta la barca.
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- Innanzitutto, no al trolley, che occupa spazio e ha le ruote che potrebbero danneggiare la superficie della barca. Meglio un borsone morbido, che una volta svuotato occupa poco spazio. A questo proposito ho scoperto che si possono trovare dei borsoni fatti con vele riciclate e addirittura con dei piccoli pannelli solari integrati, utilissimi per ricaricare telefono o tablet ad esempio.
- Caricabatterie, anche se sarebbe meglio un powerbank o come suggerito un caricabatterie ad energia solare, in modo da essere autonomi e non dover consumare energia elettrica della barca.
- Costumi come se piovesse. In barca si vive in costume e scalzi, quindi l’unica cosa su cui potete sbizzarrirvi, anche perché occupano poco spazio, sono proprio i costumi. Ricordatevi qualche molletta per stenderli ad asciugare altrimenti volano via.
- Abbigliamento:
- pantaloncini e maglietta di giorno;
- un cambio con maniche lunghe e pantaloni lunghi per la sera e per proteggersi dal sole;
- una felpa, magari in pile;
- un copricostume o vestitino da sfruttare anche per una serata speciale a terra,
- una giacca leggera impermeabile e antivento, tipo k way
- valutate i leggins, che sono multiuso e occupano poco spazio
- biancheria (ricordate che si sta in costume, quindi regolatevi)
- Scarpe: questo è un tasto delicato, si rischia di finire fuori bordo se facciamo la scelta sbagliata. Ripeto che la maggior parte del tempo si sta scalzi, anche perché il piede nudo permette di non scivolare. Dimentichiamoci i tacchi, alcune suggeriscono di portarli a bordo di nascosto…lo sconsiglio. Potrebbero essere utili dei sandali di gomma antiscivolo, e delle scarpe da ginnastica per la sera. La cosa più importante è che abbiate due paia di scarpe ben distinte da usare uno in barca e uno fuori dalla barca.
- Occhiali da sole, cappello e pashmina o foulard. Anche questo multiuso.
- Telo per asciugarsi
- Farmaci, ma di questo parleremo più tardi.
Beauty da barca
Il beauty da barca merita un approfondimento tutto suo.
Per prima cosa i prodotti devono essere ecofriendly, stiamo facendo una vacanza immersi nella natura, il minimo che possiamo fare è rispettarla e non inquinare. Devono essere anche ipo allergenici perché sole, vento e sale possono scatenare reazioni allergiche. Meglio che siano iper nutrienti e protettivi per la pelle, che subisce una forte aggressione durante una vacanza in barca. Nutriente si, ma olio no, meglio evitare sostanze oleose e che lasciano una sensazione di unto, altrimenti si scivola e può essere pericoloso anche per i vostri compagni di avventura. Vietati gli oli spray.
Per la detersione di corpo e capelli si possono trovare i saponi marini, che sono speciali detergenti che non lasciano attaccare il sale alla pelle. Basta fare un bel tuffo in mare, risalire a bordo per insaponarsi, risciacquare il grosso di nuovo in mare e poi un veloce risciacquo con acqua dolce, soprattutto per il viso. Detergono e sono ecocompatibili.
Per i capelli, se non volete ritrovarvi con un cespuglio pieno di salsedine in testa consiglierei un prodotto ecobio disciplinante, che li nutra, idrati e protegga, da applicare anche più volte al giorno per proteggerli dal sole. Per lo styling, rinunciate all’idea dei capelli perfetti e divertitevi con fasce, bandane, turbanti e cappelli, volete qualche idea?
Immagini tratte da www.mytheresa.com
Solari da barca
Infine la questione più importante: i solari. In barca il sole picchia duro, anche perché l’acqua fa da specchio riflettente, il vento minimizza la sensazione di pelle che brucia, il sale disidrata la pelle e provoca prurito.
I veri lupi di mare consigliano maniche lunghe e pantaloni lunghi, cappello e occhiali. Ma così come facciamo a fare la nostra posa da sirena spiaggiata con il nostro nuovo costumino? Scherzi a parte, è bene proteggersi con solari a protezione alta, dal spf 50 in su, testati ed performanti, meglio ancora se con filtro di protezione fisico.
Sonia, che al contrario di me, è stata in barca, consiglia Protection UV 50 di Biologique Recherche protegge la pelle dai raggi UV, ma anche da macchie, fotoinvecchiamento e disidratazione, è a base di ossido di zinco e biossido di titanio. Fondamentale è anche la cura della pelle a fine giornata, dopo la doccia. Dermorevision ha pensato ad un doposole riparatore della stessa linea, Reparation U.V.
Skincare da barca
Ed infine la skincare, ridotta al minimo. Dobbiamo puntare su prodotti minisize e multifunzione.
Un gioellino, in versione mini, da mettere sulla pelle detersa prima di qualsiasi altro prodotto è il siero Elastic-Tech, rinfrescante, antietà, con aloe, glicerina, acido ialuronico e estratti antiossidanti. Piacevole e leggero, andrà ad idratare la pelle e a mantenerla idratata tutto il giorno. Meglio ancora se abbinata ad un buon solare che faccia effetto barriera e ne riduca l’evaporazione.
C’è anche un altro siero perfetto per riparare la pelle in condizioni estreme, del brand 111SKIN, e si chiama Y Theorem Repair Serum NAC Y2, anch’esso con aloe, glicerina, pantenolo e olio di calendula. Tutta la linea Y Theorem del Dt. Alexandrides è stata formulata per riparare la pelle e aiutare il processo di rigenerazione cellulare, testata proprio sui grandi ustionati. Pensate cosa può fare sulla nostra pelle sbruciacchiata dal sole!
Come crema idratante, da usare di giorno e di notte è consigliatissima la crema MSR-H, in versione viso e in versione corpo, ricchissima e iper nutriente, ha anche un effetto distensivo e riempitivo delle rughette e segni d’espressione e combatte lo stress ossidativo.
Consigli per il mal di mare
Ecco il punto dolente…se come me non sei mai stata in barca, non sai se soffri di mal di mare o meno. Se ci sei stata e non l’hai avuto, non è detto che tu sia esente, dipende da tantissimi fattori, che possono anche cambiare nel tempo.
La buona notizia è che il corpo tende ad abituarsi alla nuova condizione e che non può durare per tutto il viaggio, va e viene.
Ho raccolto qua e là dei consigli utili:
- anche se sembra difficile, evitare di stare a stomaco vuoto. Preferire prodotti secchi e solidi, evitare alcol e bevande eccitanti come tè e caffè.
- bere! si tende a bere poco per timore del mal di mare, ma potremmo sentirci male proprio perché siamo disidratati
- evitare di stare sottocoperta, meglio godersi l’aria e la brezza sovracoperta e guardare l’orizzonte
- ricorrere ai farmaci specifici per il mal di mare (braccialetti, chewing gum, pasticche)
Un piccolo plus per le vacanze in barca
Ho scoperto due servizi veramente unici da sfruttare, perché no, durante la nostra vacanza in barca.
Uno è il noleggio vestiti di Dress you can, che vi fa arrivare vestiti scarpe e accessori direttamente all’ormeggio e li ritirerà a fine noleggio per portarli in tintoria. Mi rendo conto che qualcuno storcerà il naso, ma pensate alla comodità. Magari siete partite in ciabatte e pantaloncini e vi si presenta un’occasione speciale, dove volete sentirvi una vera diva e sfoggiare un bell’abito da sera.
L’altro servizio, che è più nelle mie corde, come sempre quando si tratta di cibo è quello dei meal kit, dei Fratelli Desideri. Si tratta di cofanetti che contengono tutto l’occorrente per riprodurre piatti di grandi chef come Cracco e Cannavacciuolo. Ci sono anche kit per l’aperitivo, con cocktail e stuzzichini. Che ne dite di “Roma Tokio in venti minuti”? Sensazionale formaggio erborinato, salsa di soia a fermentazione naturale e bolle d’oro di wasabi.
Ed infine un ultimo link utile. Non volete fare la figura della novellina e volete salpare con un minimo di consapevolezza e conoscenza della barca? Date un’occhiata a questo glossario di termini nautici e sembrerete delle marinaie consumate dalle onde!